Il tramonto P 101 |
日没 |
Già v'ebbe un uomo,nel cui tenue spirto (qual luce e vento in delicata nube che ardente ciel di mezzo-giorno stempri) la morte e il genio contendeano. Oh! quanta tenera gioia, che gli fè il respiro venir meno (così dell'aura estiva l'ansia talvolta) quando la sua dama,che allor solo conobbe l'abbandono pieno e il concorde palpitar di due creature che s'amano, egli addusse pei sentieri d'un campo, ad oriente da una foresta biancheggiante ombrato ed a ponente discoverto al cielo! Ora è sommerso il sole; ma linee d'oro pendon sovra le cineree nubi, sul verde piano sui tremanti fiori sui grigi globi dell' antico smirnio, e i neri boschi avvolgono, del vespro mescolandosi alle ombre. Lenta sorge ad oriente l'infocata luna tra i folti rami delle piante cupe: brillan sul capo languide le stelle. E il giovine sussura: “Non è strano? Io mai non vidi il sorgere del sole, o Isabella. Domani a contemplarlo verremo insieme.” Il giovin e la dama giacquer tra il sonno e il dolce amor congiunti ne la notte: al mattin gelido e morto ella trovò l'amante. Oh! nessun creda che,vibrando tal colpo, fu il Signore misericorde. Non morì la dama,né folle diventò: anno per anno visse ancora. Ma io penso che la queta sua pazienza,e i trepidi sorrisi, e il non morir... ma vivere a custodia del vecchio padre (se è follia dal mondo dissimigliare) fossero follia. Era,null'altro che a vederla, come leggere un canto da ingegnoso bardo intessuto a piegar gelidi cuori in un dolor pensoso. Neri gli occhi ma non fulgidi più; consunte quasi le ciglia dalle lagrime; le labbra e le gote parevan cose morte tanto eran bianche; ed esili le mani e per le erranti vene e le giunture rossa del giorno trasparia la luce. La nuda tomba,che il tuo fral racchiude, cui notte e giorno un'ombra tormentata abita, è quanto di te resta,o cara creatura perduta! “Ho tal retaggio,che la terra non dà: calma e silenzio,senza peccato e senza passione. Sia che i morti ritrovino (non mai il sonno!) ma il riposo, imperturbati quali appaion, o vivano,o d'amore nel mar profondo scendano; oh! che il mio epitaffio,che il tuo sia: Pace!” Questo dalle sue labbra l'unico lamento. |
昔 ひとりの男がいた その繊細な精神は (まるで光と風のように 繊細な雲の中の 真昼の熱い空に溶けて行く) 死と才知とが戦っていた おお!どれほど優しい喜びか 息が止まるほどの (まるで夏のオーラが時に陶酔するかのような) 彼の恋する女性が すべてを捨てて 目一杯ときめき 二人で互いに愛し合うときの 彼は野の小道に沿って進む 東には白い影の森 そして 西は天へと開けている! 今沈む太陽 だが 金色の光線が 射しかかっている 灰色の雲の上に 緑の草原の震える花たちの上 タンポポの白い綿毛の上を 黒い森を包み込む 影と混ざり合う夕暮れを ゆっくりと東から昇る 燃えるような月 生い茂る木々の厚い枝の間: 輝いていた 頭上には星たちが気だるく そして若者はささやく:「不思議じゃないか? ぼくはまだ日の出を見たことがないんだ おおイザベラ 明日は一緒にそれを見てみようよ」 若者と女性は横たわって まどろみと甘い愛の間 夜を共にした:朝 冷たくなって死んだ恋人を彼女は見つけた おお!誰が信じられよう かくも残酷なことを 慈悲深い主がなさるなどとは 女性は死ぬことも 荒れることもなかった 年月を重ねて彼女はなおも生きたのだ だが私は思う 忍耐と悲しい笑顔で 死ぬこともなく...生き続けるのは 老いた父の世話をするために (もしも狂気がこの世に違うものならば) これこそ狂気だった それは見ることに他ならなかった まるで才気ある吟遊詩人の歌を詠むかのような 想いの痛みのうちにある氷のような心から編まれた 黒い目はもはや輝かず まつげはすっかり涙に浸っていた 唇も頬も死人のように蒼ざめて 両手は痩せて 血管も関節も赤く 日の光に透けて見えるようだった 裸の墓 お前の愛しい人が収められている そこに夜も昼も 苦しむ影が寄り添っている それがお前に残されたすべてだ おお愛らしき恋を失くした乙女よ! 「私は受け継いだのです 大地が与えてくれないものを: 穏やかで黙したもの 罪もなく 熱情もない どうか死者が見出しますように(決して眠ることなく!)休息を 妨げられることのない 生きようとも あるいは深い愛の水底に沈もうとも おお!私の墓碑銘はあなたのものと同じです:平和!」 これだけが彼女の唇からの唯一の嘆きであった |
( 2019.12.25 藤井宏行 )